generare

Di generazione in generazione. Si pensa (forse, si è pensato) a volte che generare sia scontato e naturale, vita ricevuta con gratitudine e data con la spontaneità operosa della primavera che arriva con il suo incanto sicuro. Pensare incauto, quasi che il dubbio portato dal fumo indecente dei campi non avesse oscurato il cielo, il

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volare

C’è un’impronta sempre. È il prezzo del corpo. Si mangia e si lasciano ossa sul piatto. Si cammina e la terra se ne ricorda. Se si corre, addirittura trema la terra, e si può disturbare chi ha bisogno di silenzio. Ci sono anche sentimenti più pesanti del corpo. La rabbia ad esempio riesce a raddoppiarci,

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conoscere

Di certo sappiamo che l’indaco è un felice miscuglio di ciano e magenta e che la stalagmite delle Bahamas è cresciuta al ritmo di 10 millesimi di millimetro l’anno. Da qualche parte dell’universo, ci dicono anche, intere galassie spariscono dentro i buchi neri e nell’Oceano Indiano quasi seimila specie di pesci si affollano mentre nel

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pensare

Dicono che sia la nostra più nobile facoltà. Ci mette proprio in cima alla piramide. Autorizzati solo noi ad accatastare summe, a esser dottori, rettori, chiarissimi e anche monsignori, e a parlare dell’Altissimo. Piccola rassegna, senza qualità e pretese, di pensieri quotidiani: che faccia, che pancia, non mi entra niente, son tutti ladri, ci rubano

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